La vita di Romano Gandolfi ripercorsa da Gian Luca Zurlini nell’articolo apparso il 19 febbraio 2006 a pagina 8 della Gazzetta di Parma in occasione della morte del Maestro di Coro nativo di Medesano
LEGGI TUTTORomano Gandolfi – secondo Gian Paolo Minardi – sapeva che la musica era inafferrabile, nasce e muore in un momento. La sue qualità principali erano l’umanità e la capacità di pensare a un’opera nel suo complesso
LEGGI TUTTORomano Gandolfi iniziò presto a suonare il mandolino per approdare poi alle balere. Fino alla direzione del Coro del Teatri alla Scala
LEGGI TUTTOIl ritratto tracciato da Maria Elena Chiappari de L’Informazione di Parma del Maestro Romano Gandolfi. La musica veniva prima di tutto, quella gioia di vita che voleva regalare agli altri
LEGGI TUTTOIl ricordo di Romano Ganbdolfi lasciato da Gianni Baratta (Filarmonica Toscanini), Maurizio Roi (Fondazione Arturo Toscanini) ed Elvio Ubaldi (sindaco di Parma)
LEGGI TUTTOAddetti ai lavori, parmigiani e amici tracciano un profilo di Romano Gandolfi: un grande Maestro di musica, con la virtù di saper tirar fuori l’anima della vita dal coro in modo da farlo risaltare come nessun altro
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