Febbraio per Romano: la proiezione del film Cristiada


Cristiada locandina A3-v4

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Lunedì 18 verrà proiettato il film “Cristiada”, sempre al teatro Baratta di Medesano, anche in questo caso a ingresso gratuito. Sono previsti due spettacoli, alle 17.30 e alle 20.30, per il film inserito nella rassegna “Buona Visione” di cui il primo pensato per principalmente per agevolare i ragazzi delle scuole nella fascia compresa fra la quarta elementare e la terza media, la stessa fascia di età già al centro di ulteriori progetti educativi dell’associazione Favorita del Re.

Il film vede un cast stellare fra cui Andy Garcia (nominato all’Academy Award) oltre all’Oscar alla carriera Peter O’Toole e il regista Dean Wright, già direttore effetti speciali de “Il signore degli anelli”, “Titanic” e “Cronache di Narnia”. Tratto da una storia vera, la Guerra Cristera (1926-29), il film racconta come il generale in pensione Gorostieta e la moglie sono costretti a partire per la guerra civile, in seguito alle leggi anti clericali del governo Messicano del tempo. L’uomo inizialmente non vuole unirsi ai ribelli, i Cristeros, solo dopo aver assistito alle persecuzioni religiose si impegnerà a trasformare un gruppo di dissidenti in una potente forza militare.

La Storia

Il presidente Plutarco Elìas Calles, di forti ambizioni autoritarie, al fine di riuscire ad esercitare un pieno controllo sul Paese, si propone di chiuderlo agli influssi stranieri e in particolare all’influenza della religione cattolica, rea di essere espressione dell’occidente. Nel 1925 emana la Legge Calles con la quale impedisce la libertà di espressione, chiude chiese, scuole, seminari, e vieta ogni manifestazione pubblica del culto. I beni della Chiesa vengono espropriati, i sacerdoti stranieri espulsi e quelli messicani costretti all’inattività. Chi non si sottomette viene incarcerato, torturato e ucciso. A questa violenza, il popolo si solleva. Quelli che verranno chiamati cristeros – in senso offensivo, perché morivano gridando: “Viva Cristo Re!” -, in maggioranza sono contadini; a loro si uniscono borghesi, studenti e professionisti di vario genere; moltissime le donne che forniscono supporto logistico. 
I Cristeros riescono a conquistare circa un terzo della nazione, la parte più ricca e organizzata, mettendo l’esercito federale in gravi difficoltà. La situazione di ingiustizia spinge alcuni strateghi militari liberi da ogni ideologia, come Enrique Gorostieta Velarde, ad unirsi alla causa. Soltanto i cospicui aiuti militari americani, che avevano interessi economici petroliferi, impediscono al governo di capitolare.
Il successore di Calles, Portes Gil, si risolse a stipulare nel giugno del 1929 un accordo con la Chiesa, autorizzando la ripresa del culto cattolico, seppure con innumerevoli restrizioni. Secondo gli accordi, i Cristeros abbandonarono le armi, ma subirono la vendetta governativa e furono poi uccisi a migliaia (la guerra cristera riemerse nel 1932 fino al 1940 sotto il nome di Seconda Cristiada). Le cifre reali di questo periodo, per lo più ignorato dalla storiografia internazionale, non sono conosciute con esattezza, ma si stimano oltre 150.000 morti.

La Trama

La trama del film ruota attorno ad alcuni dei principali protagonisti storici di quegli anni, come Gorostieta Velarde, uomo d’armi ateo, interpretato da uno straordinario Andy Garcia, che, inizialmente non interessato a unirsi alla causa, successivamente deciderà di mettere la sua strategia militare a servizio di questi piccoli e rinnegati, trasformando un gruppo di contadini, studenti, intellettuali e ribelli anarchici in un esercito moderno e disciplinato, capace di bloccare l’avanzata delle truppe federali.
Il cammino interiore del generale Gorostieta si intreccerà con il cammino del quattordicenne José Sanchez, giovane audace e dedito ad una profonda ricerca di giustizia, il cui impegno e la cui forza, ben al di là di ogni aspettativa, gli diventeranno fonte d’ispirazione. Il film mostra anche un’altra espressione della lotta per la libertà, che rifiuta l’uso delle armi, rappresentata da Anacleto Gonzales Flores (Eduardo Verastegui), avvocato pacifista e difensore dei diritti civili del popolo, che verrà torturato e ucciso dagli uomini di Calles.
José Sanchez del Rio e Anacleto Gonzales Flores sono stati beatificati come martiri della fede da Papa Benedetto XVI nel 2005; José Sanchez del Rio, nel 2016, è stato canonizzato da Papa Francesco.

 

Le informazioni sono tratte dalla scheda didattica di Dominus Production