Flavio Cantoni parla di Arcabas e arte sacra


Flavio Cantoni parla di Arcabas e arte sacra

 

Flavio Cantoni nasce a Medesano nel 1951. Si diploma all’Istituto d’arte “Paolo Toschi” di Parma nel 1970 sotto Renato Vernizzi e Federico Belicchi prima di perfezionarsi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

La sua prima esposizione personale avviene a Parma già nel 1975, prima della Galleria Milan Art di Bologna, del Premio Nazionale Lubiam di sabbioneta, alla Collettiva nazionale di Agrigento, al Premio Santhià di Vercelli fino alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza prima di raggiungere la Francia e il Belgio.

Nel 2001 si avvicina alla fotografia osì da intraprendere un nuovo cammino artistico senza dimenticare le esperienze e le sensibilità tipiche della pittura. Le immagini ottenute trascendono dal soggetto originale per abbracciare, nella loro espressione, visioni oniriche e sfumature di colore floreali.

Stefano Fugazza, della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, scrive di lui e delle sue opere:

“Cantoni procede lentamente rifinendo con un segno minutissimo e sempre diversificato, fuggendo a sottolineare quella luminosità che permette di cogliere la disponibilità delle cose ad essere altro. Il risultato di tanta paziente applicazione è una serie di opere che sono altrettanti pezzi di bravura, ma per nulla da considerare quali dimostrazioni di virtuosismo, di una abilità esteriore. Cantoni abbina la perizia tecnica, che è solo un punto di partenza, ad un vigile controllo intellettuale e ad una attenzione alle risonanze interiori che gli consentono esiti altamente poetici e al tempo stesso di assoluto rigore formale. Ci risulta difficile capire attraverso quali studi egli sia pervenuto a conseguire uno stile tutto suo, originale e persuasivo. Sappiamo che Cantoni si è dedicato in passato al paesaggio, alla figura umana, a temi legati al sociale e all’attualità politica. Ma ci è impossibile ripercorrere la maturazione che è avvenuta in lui in questi ultimi appartati anni, fino a questo approdo sicuro, fatto di certezze, di conquiste definitive, di una consapevolezza che ci offrirà molte altre prove nell’ambito di uno stile finalmente conquistato”.