Concerto del Coro Pizzetti: “Ricordando Adolfo Tanzi”


Concerto del Coro Pizzetti: “Ricordando Adolfo Tanzi”

Vi proponiamo di seguito il materiale stampa fornito, le recensioni e le immagini dei concerti curati dall’associazione Favorita del Re e dal Centro Studi Romano Gandolfi. Ogni anno viene ricordato con spettacoli, appuntamenti culturali e di formazione solitamente concentrati nella rassegna Febbraio per Romano.

 UFFICIO STAMPA: Silvio Marvisi   
    (clicca per inviare un’email)

 

Il Coro Ildebrando Pizzetti per Gandolfi – ricordando Adolfo Tanzi

Concerto 10 dicembre 2012 – Casa della Musica di Parma ore 20,30

 

Proseguono i concerti-incontro in ricordo del Maestro Romano Gandolfi. Lunedì 10 dicembre verrà presentato il libro “Romano Gandolfi. Le ragioni di un dono” – l’autrice sarà intervistata da una studiosa del settore – a cui seguirà l’esibizione del Coro dell’Università di Parma “Ildebrando Pizzetti”.

 

Il maestro Adolfo Tanzi

Il maestro Adolfo Tanzi

Nel concerto-incontro di lunedì 10 dicembre alle 20.30 si celebra un altro legame indissolubile fra Romano Gandolfi – il medesanese di nascita che ha saputo esportare la sua idea musicale in tutto il mondo – e Adolfo Tanzi – nativo di Felegara -, Maestro di Coro di grande livello deceduto nel 2008. Quel legame non poteva che essere ricordato da uno dei più importanti cori cittadini in un concerto che prevede le principali arie musicali per formazioni corali.

L’esibizione verrà anticipata dall’incontro con Maria Concita Calcagno Zaccarini, autrice del libro “Romano Gandolfi. Le ragioni di un dono”, che verrà intervistata da Alessandra Toscani, operatore culturale e musicale.

Una serie di aneddoti racconterà non solo quanto la storia è in grado di raccontare ma anche tutte quelle sfumature umane e artistiche di cui erano intrisi i rapporti di Romano Gandolfi e Adolfo Tanzi con i loro colleghi e amici. Il legame fra i due e, soprattutto, con la città e la sua cultura è innegabile, e tale rimane. Se Gandolfi portò a Parma grandi rappresentazioni menzionate anche dalla stampa internazionale, Tanzi non fu da meno. Adolfo Tanzi prese in mano il Coro “Ildebrando Pizzetti” – lo stesso da cui viene ora ricordato e di cui era cantore – tanto da portarlo a partecipare a rassegne internazionali in Italia e all’estero e vincendo importanti premi e riconoscimenti.

Il pensiero ideale di Tanzi era la fusione fra discipline, non potevano esistere pittura e musica senza la poesia, la scultura e l’architettura. L’arte era, quindi, un sistema così che i suoi programmi di lavoro lo portavano ad armonizzare la musica ai luoghi in cui veniva interpretata e viceversa. L’osmosi fra le varie sfaccettature non doveva mai venire meno.

Giusto per curiosità, fra le mille attività degne di nota, vale ricordare che Adolfo Tanzi istruì il Coro per “Genesi”, opera in tre atti di Franco Battiato diretta da Alessandro Nidi al Teatro Regio di Parma (maggio 1987). Del dicembre 2005 è invece il suo ultimo tributo alla città con la sacra rappresentazione scenica in costume sul tema del Natale nella Cattedrale cittadina.

Informazioni biglietti

Il costo del biglietto è fissato in 10 euro (+ diritto prevendita del 10%) acquistabili presso: Libreria Azzali, via Carducci 22 Parma; ParmaPoint, strada Garibaldi 18 Parma; Edicola Bisi, via Roma 54 Medesano o contattando direttamente la sede dell’associazione.

Per informazioni: Favorita del Re – Centro Studi Romano Gandolfi, recapiti telefonici:  0525-421020 oppure 335-200001.

Note Biografiche

Adolfo Tanzi è nato il 17 giugno 1944 a Roccalanzona, frazione del comune di Medesano in provincia di Parma. Figlio di Flavio e Anna Musiari, fu così chiamato in onore del nonno materno. Frequentò il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, dove fu esonerato dalle materie letterarie e dove conseguì i diplomi di Musica Corale e Direzione di Coro e di Polifonia vocale. Frequentò il corso di Composizione sotto la guida di Franco Margola oltre a quelli di Didattica della Musica e Strumentazione per banda. Non ne acquisì tuttavia i relativi diplomi in quanto, nel 1973, vinse una borsa di studio ministeriale così che abbandonò l’Italia per perfezionarsi all’estero. Andò a Varsavia dove, sotto la guida del rinomato Miroslaw Perz, approfondì la conoscenza del repertorio polifonico rinascimentale, barocco e classico intervenendo attivamente alle prove del Coro Accademico dell’Università con il quale il locale Istituto di Musicologia era strettamente collegato. Sempre a Varsavia seguì inoltre un corso di interpretazione di musiche medievali tenuto dal professor Kazimiers Piwkowski, già direttore dell’acclamato complesso “Fistulatores et Tubicinatores Varsovienses”, nonché docente del Conservatorio cittadino.

Rientrato in Italia, sempre nel 1973, successe ad Angelo Pecchioni quale direttore del Coro polifonico intitolato al compositore parmigiano “Ildebrando Pizzetti” compagine, nata presso l’Università degli Studi, della quale egli stesso aveva fatto parte in precedenza come cantore. Ne istruì i coristi per vent’anni, sino al 1993, rinnovando costantemente il repertorio e proponendo, in particolare, lo studio della lauda monodica e polifonica, oltre a tanti autori rinascimentali e cinquecenteschi dimenticati. Il gruppo eseguì concerti in tutto il mondo riportando costanti e lusinghieri consensi.

Tra il 1980 e il 1987 Tanzi diresse il Coro del Teatro Regio di Parma intervenendo a una significativa produzione sperimentale destinata a segnare la storia cittadina. Con “Manon” di Massenet iniziò infatti una proficua collaborazione tra il teatro e le massime istituzioni musicali locali, Conservatorio Arrigo Boito e Coro dell’Università.

Tanzi collaborò inoltre con i teatri di Tours, Sanremo, Nantes, La Fenice di Venezia, oltre che con l’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini di Parma e l’Orchestra da Camera di Mantova. Nel 1987 istruì il coro per “Genesi”, opera in tre atti di Franco Battiato diretta da Alessandro Nidi, registrata per la Nuova Fonit Cetra. Altre incisioni segnarono comunque la sua carriera artistica.

Dal 1970 sino al 1984, quindi dal 1994 al 2008 sino alla morte, si occupò pure del Coro “Cantori del Mattino” di Noceto al quale impresse il proprio suggello personale orientando le esecuzioni verso la riscoperta del repertorio polifonico caduto nell’oblio. Tra le altre, diresse le corali “Mario Della pina” di Collecchio e “Gaude Mater” di Montechiarugolo. Fu docente presso i Conservatori di Mantova e Parma dove insegnò armonia complementare, polifonia vocale, musica corale e direzione di coro, cultura musicale generale.

Dei suoi innumerevoli concerti rimane ancora nella memoria dei parmigiani la realizzazione nel dicembre 2005 della sacra rappresentazione scenica in costume sul tema del Natale nella Cattedrale cittadina. Al proposito Tanzi così si espresse: «Il mio stile è pensare a un programma che si sistemi nei luoghi più consoni alla musica proposta, in un’osmosi di poesia, musica, pittura, scultura e architettura, secondo quell’unione delle arti propria del Medioevo».

Era impegnato anche nel sociale, Tanzi non disdegnava di accompagnare cerimonie locali civili, così come nel 2002 quando, a Noceto, diresse un coro di giovani scolari che intonavano vari inni nazionali in occasione della consegna della bandiera d’onore concessa alla città dal Consiglio d’Europa. Tanzi fu anche compositore e, tra i suoi brani, ricordiamo “Cada Cada Cancion-Memento” per coro a cappella su testi di Garcia Lorca. Musicò quindi alcuni scritti di Loris Jacopo Bononi, uno dei maggiori poeti e scrittori del Novecento, e collaborò con l’amico presso il Centro di Studi Umanistici Nicolò V di Castiglione del Terziere (Massa Carrara) tenendo in quella sede corsi musicali.

Dopo la sua morte gli è stato intitolato il Teatro comunale di Felegara oltre a un Festival di cori, giunto alla quinta edizione.

Coro “Ildebrando Pizzetti” dell’Università di Parma nasce nel 1968 per volontà di docenti e studenti che lo intitolano a Ildebrando Pizzetti, compositore parmigiano scomparso in quell’anno. Diretto dapprima da Angelo Pecchioni, quindi da Adolfo Tanzi, collabora significativamente con importanti istituzioni e partecipa a rassegne internazionali in Italia e all’estero.

Diretto dal 1994 da Ilaria Poldi, opera nella realtà cittadina e esibisce spesso per fini sociali. Dal 2007 ha riannodato una fitta rete di relazioni con i Cori delle Università italiane con l’obiettivo di intensificare gli scambi culturali-musicali attraverso l’esecuzione di concerti presso gli Atenei. Protagonista nel 2008 della rassegna “Gaudeamus in Musica”, avente come protagonista il mondo della coralità universitaria, in seguito si è esibito a Madrid ed Istambul. Opera da alcuni anni anche in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Parma e Piacenza realizzando concerti in occasione suggestivi luoghi cittadini quali la Galleria Nazionale, la Camera di S. Paolo e il Teatro Farnese.

Ilaria Poldi è nata a Parma e ha studiato pianoforte presso il conservatorio della sua città, diplomandosi nel 1987. Contemporaneamente ha seguito gli studi di Composizione e Direzione d’Orchestra, diplomandosi al Conservatorio di Milano. Si è perfezionata in Direzione Corale con G. Acciai, affrontando i problemi di prassi esecutiva, e con S. Woodbury per quel che riguarda la vocalità. Direttore di coro dal 1988, ha assunto la direzione stabile del Coro “Ildebrando Pizzetti” dell’Università di Parma nel 1994. Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero. È stata titolare della cattedra di Esercitazioni corali presso i Conservatori di Parma, Potenza e Rodi Garganico. Attualmente insegna al Conservatorio di Rovigo.

Programma di sala – a cura di Paola Cirani

 

Coro “Ildebrando Pizzetti” dell’Università di Parma

Direttore: Ilaria Poldi

BENEDICTA ES TU

Lajos Bardos (1899-1986)

O GLORIOSA VIRGINUM

Lajos Bardos

JOSEPH, FILI DAVID

Javier Busto (1949)

PATER MEUS

Antonín Tučapský (1928)

ELI, ELI!

György Deak-Bardos (1905-1991)

EGO SUM PANIS VIVUS

Orlando Di Piazza (1929)

UBI CARITAS

Maurice Duruflé (1902-1986)

GLORIA AD MODUM TUBAE

Guillaume Dufay (1397-1474)

A HYMN TO THE VIRGIN

Benjamin Britten (1913-1976)

AVE MARIA

Franz Biebl (1906-2001)

RICORDO DI ADOLFO TANZI

Solo in anni relativamente recenti ho avuto modo di frequentare adolfo tanzi. sì, certo, sapevo benissimo che si trattava di un grande maestro di cori, lo avevo visto all’opera in diverse circostanze; tuttavia non mi si era ancora presentata l’occasione giusta per conoscerlo personalmente. Anche ai tempi dell’Università se ne parlava di frequente presso l’Istituto di musicologia, in quanto, proprio in tale sede, il maestro si occupava del complesso vocale «Ildebrando Pizzetti». Io non cantavo e, pertanto, non prendevo parte alle prove serali da lui tenute presso quei locali di via Cavour in cui, d’altro canto, si svolgevano le quotidiane lezioni di storia della musica. Semplice d’aspetto, altrettanto naturale nei modi, ebbi occasione di parlargli soltanto pochi anni prima che venisse a mancare. lo vidi entrare un giorno nella Biblioteca in cui opero accompagnato da un amico: teneva un cestino colmo di pane con una mano, una bottiglia di vino con l’altra e un salame sottobraccio. Pensai ad uno scherzo. ero presa da tanti problemi di lavoro e, inizialmente, non riuscii a rendermi conto di chi fosse quella persona sconosciuta che, con tanta familiarità, invadeva la stanza in cui ero alle prese con la sistemazione di una serie inestricabile di documenti. Una volta ripresami dall’inaspettata intrusione, capii di chi si trattasse: era adolfo tanzi che, come se mi conoscesse da sempre, iniziò quella sorta di rito di assaggio dei suoi salumi che – egli disse – da anni veniva praticato proprio negli spazi in cui mi trovavo. Con fare cerimonioso e al tempo divertente, principiò quindi a omaggiarmi con una successione di versi encomiastici che, lì per lì, mi lasciarono a bocca aperta. Capito un po’ il soggetto che mi stava di fronte, stetti al gioco e cominciò pertanto tra noi due un vivace botta e risposta. al suo iniziale: «deh, pastorella mia, per dio, non mi fuggire», replicai a mia volta con una serie di citazioni poetico-musicali. Procedendo in questa «singolar tenzone» mi sentivo tuttavia sempre più inadeguata a reggere la sfida; non sapevo davvero a cosa attaccarmi per proseguire la gara e, ovviamente, fu lui ad avere l’ultima parola. Peraltro i suoi versi divenivano sempre più audaci e non ero certo in grado di sostenere ulteriormente il curioso imbarazzante confronto. Quello era adolfo tanzi, un vero artista che, con la massima semplicità e singolarità di modi, sapeva evidenziare in ogni circostanza, con spirito e senza ostentazione, la profonda cultura della quale era permeata la sua personalità. da allora ebbi modo di frequentarlo in diverse occasioni perché, tra l’altro, con il suo senso dell’ironia, era in grado di far fronte con efficacia ai miei diversi stati d’animo, sempre e comunque servendosi di testi per musica.

lo vidi per l’ultima volta nel chiostro del Conservatorio a pochi giorni dal suo ricovero in ospedale. era provato in volto e, fatto assolutamente inconsueto per lui, lamentava qualche problema di salute. mi offrii di aiutarlo, ma invano. Per tutta risposta, mi congedò come sempre con una serie di testi lusinghieri, ma concludendo con un mesto e quasi profetico «s’apre il ciel: io vado in pace». soltanto alcune settimane dopo appresi della sua scomparsa e capii il senso di quei sereni, ma inesorabili versi tassiani messi in musica dal suo amato monteverdi.

Ho fatto visita al suo corpo esanime quando il suo spirito era ormai volato in cielo. In frac e col diapason in mano, mi si offrì a un definitivo saluto in un soleggiato mattino primaverile. era il primo maggio 2008. anche in quella circostanza avrebbe forse voluto declamare qualche verso, ma me ne andai in fretta emozionatissima e non ne ebbe il tempo.

Paola Cirani

ADOLFO TANZI

adolfo tanzi era nato il 17 giugno 1944 a roccalanzona, piccola frazione del comune di medesano ubicata tra le colline del parmense. Figlio di Flavio e anna musiari, fu così chiamato in onore del nonno materno. ottenuta l’abilitazione magistrale e superato l’esame di ammissione al liceo Classico – così come documentato da una certificazione firmata dal musicologo nonché allora preside del liceo romagnosi, Giuseppe massera–, una volta iscrittosi al Conservatorio «arrigo Boito» di Parma, fu esonerato dalle materie letterarie. Presso l’istituzione con sede nel quattrocentesco Convento del Carmine, conseguì i diplomi di «musica corale e direzione di coro» e di «Polifonia vocale», rispettivamente negli anni scolastici 1971/72 e 1972/73. Frequentò pure il corso di «Composizione» sino al nono anno sotto la guida di Franco margola, quindi quelli di «didattica della musica» e «strumentazione per banda». non ne acquisì tuttavia i relativi diplomi in quanto, nel 1973, vinse una borsa di studio ministeriale che lo indusse ad abbandonare l’Italia per perfezionarsi all’estero. Fu infatti a varsavia dove, sotto la guida del rinomato miroslaw Perz, approfondì la conoscenza del repertorio polifonico rinascimentale, barocco e classico intervenendo attivamente alle prove del «Coro accademico dell’Università» con il quale il locale Istituto di musicologia era strettamente collegato. sempre a varsavia seguì inoltre un corso di interpretazione di musiche medievali tenuto dal professor Kazimiers Piwkowski, già direttore dell’acclamato complesso «Fistulatores et tubicinatores varsovienses», nonché docente del Conservatorio cittadino. rientrato in Italia, sempre nel 1973, successe ad angelo Pecchioni quale direttore del Coro polifonico intitolato al compositore parmigiano «Ildebrando Pizzetti»; compagine, nata presso l’Università degli studi, della quale egli stesso aveva fatto parte in precedenza come cantore. ne istruì i coristi per vent’anni, sino al 1993, rinnovando costantemente il repertorio e proponendo, in particolare, lo studio della lauda monodica e polifonica, oltre a tanti autori rinascimentali e cinquecenteschi dimenticati. Il gruppo eseguì concerti in tutto il mondo riportando costanti e lusinghieri consensi.

Tra il 1980 e il 1987 tanzi diresse il Coro del teatro regio di Parma intervenendo pure a una significativa produzione sperimentale

destinata a segnare la storia cittadina. Con Manon di massenet iniziò infatti una proficua collaborazione tra il teatro e le massime istituzioni musicali locali, Conservatorio «arrigo Boito» e Coro dell’Università. sedeva in orchestra quale spalla un giovanissimo Fabio Biondi, violinista ancora studente destinato a una splendida carriera internazionale, mentre la bacchetta era affidata a un altrettanto giovane musicista di neviano degli arduini, Fabiano monica, in quegli anni allievo dei corsi di direzione d’orchestra tenuti da Piero Guarino. Fu l’inizio di un esemplare cammino ispirato all’eredità di toscanini che, ancora studente presso la scuola del Carmine, affiancava già in orchestra al regio il proprio maestro leandro Carini proponendo così l’ideale percorso di ogni musicista ovvero, verso la conclusione dei corsi, un apprendistato finalizzato all’inserimento nell’ambiente professionale.

tanzi collaborò inoltre con i teatri di tours, sanremo, nantes, la Fenice di venezia, oltre che con l’orchestra sinfonica arturo toscanini di Parma e l’orchestra da Camera di mantova. nel 1987 istruì il coro per Genesi, opera in tre atti di Franco Battiato diretta da alessandro nidi, registrata per la nuova Fonit Cetra. altre incisioni segnarono comunque la sua carriera artistica.

dal 1970 sino al 1984, quindi dal 1994 al 2008 sino alla morte, si occupò pure del Coro «Cantori del mattino» di noceto al quale impresse il proprio suggello personale orientando le esecuzioni verso la riscoperta del repertorio polifonico caduto nell’oblio. tra le altre, diresse pure le corali «mario dellapina» di Collecchio e «Gaude mater» di montechiarugolo. Fu docente presso i Conservatori di mantova e Parma dove insegnò armonia complementare, polifonia vocale, musica corale e direzione di coro, cultura musicale generale.

dei suoi innumerevoli concerti rimane ancora nella memoria di tanti parmigiani la realizzazione nel dicembre 2005 della sacra rappresentazione scenica in costume sul tema del natale nella Cattedrale cittadina. al proposito tanzi così si espresse: «Il mio stile è pensare a un programma che si sistemi nei luoghi più consoni alla musica proposta, in un’osmosi di poesia, musica, pittura, scultura e architettura, secondo quell’unione delle arti propria del medioevo».

Uomo buono impegnato anche nel sociale, sincero amico di romano Gandolfi, tanzi non disdegnava di accompagnare cerimonie locali civili, così come nel 2002 quando, a noceto, diresse un coro di giovani scolari che intonavano vari inni nazionali in occasione della consegna della bandiera d’onore concessa alla città dal Consiglio d’europa. tanzi fu anche compositore e, tra i suoi brani, ricordiamo Cada Cada Cancion- Memento per coro a cappella su testi di Garcia lorca, che verrà eseguito peraltro tra pochi giorni in un concerto dal coro del Conservatorio «arrigo Boito». Il nostro musicò quindi alcuni scritti di loris Jacopo Bononi, uno dei maggiori poeti e scrittori del novecento, e collaborò con l’amico presso il «Centro di studi Umanistici nicolò v» di Castiglione del terziere (massa Carrara) tenendo in quella sede corsi musicali.

Dopo la sua morte gli è stato intitolato il teatro comunale di Felegara oltre a un Festival di cori, giunto ormai alla quinta edizione.

P.C.

Rassegna stampa – pubblicato
  • Gazzetta di Parma - 9 dic 2012
  • Gazzetta di Parma - 12 dic 2012

1 commento

  1. Science has led man to lose complete faith in God. Man has grown fond of reasoning, rationalization and materialism. This is the greatest evil of science. Science has turned to be a bad master instead of being a good servant.
    roshe run

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