Leone Magiera in concerto “Dal Suono per l’Anima”


Leone Magiera in concerto “Dal Suono per l’Anima”

Vi proponiamo di seguito il materiale stampa fornito, le recensioni e le immagini dei concerti curati dall’associazione Favorita del Re e dal Centro Studi Romano Gandolfi. Ogni anno viene ricordato con spettacoli, appuntamenti culturali e di formazione solitamente concentrati nella rassegna Febbraio per Romano.

 UFFICIO STAMPA: Silvio Marvisi   
    (clicca per inviare un’email)    

 

 

Dal Suono per l’Anima – Magiera interpreta Schumann, Chopin per Gandolfi

 

Concerto 8 dicembre 2012 – Auditorium del Carmine Conservatorio di Parma ore 20,30

 

 

LEONE MAGIERA

Il pianista Leone Magiera

Il Maestro Romano Gandolfi e il Maestro Leone Magiera trascorsero i primi anni dei loro studi musicali in quel del Conservatorio Musicale “Arrigo Boito” di Parma.

Un sodalizio umano e artistico particolarmente intenso il loro, che negli anni Settanta e Ottanta di Claudio Abbado alla Scala, vide i due artisti collaborare fra loro in spettacoli entrati nella leggenda della musica.

Sabato 8 dicembre Romano Gandolfi, l’indimenticato direttore nativo di Medesano scomparso nel 2006, sarà ricordato e omaggiato proprio da Leone Magiera, pianista e direttore d’orchestra di origine modenese, durante la serata speciale «Dal suono per l’anima» in programma alle ore 20,30 all’Auditorium del Carmine, attiguo al  Conservatorio di Parma (ingresso 10 euro, informazioni e prenotazioni ai numeri 0525-421020, 335-200001).

La manifestazione, sostenuta dalla Camera di Commercio di Parma e curata da Angela Spocci per la “Favorita del Re”, vale a dire il Centro Studi “Romano Gandolfi” di Medesano, vedrà il musicologo e giornalista Piero Mioli intervistare sul palco Leone Magiera, il quale fra un ricordo e l’altro interpreterà al pianoforte musiche di Chopin e Schumann. Un memoriale di racconti di studi giovanili, di sogni e di passioni condivise, di un modo di sentire e di fare la musica sempre alla ricerca della perfezione e dell’eccellenza, che accomunò inscindibilmente i due musicisti fin dai loro esordi. Una serata di grande musica dunque, di testimonianze dirette, di aneddoti divertenti e anche – perché no? – di nostalgia.

Il pianista Leone Magiera, classe 1934, ebbe modo di conoscere fin da ragazzo il coetaneo Romano Gandolfi, allorché entrambi frequentavano con profitto la stessa classe di Composizione di Orazio Fiume al Conservatorio di Parma. Nel 1953, a 19 anni, i due giovanissimi maestri e amici furono scritturati contemporaneamente da Ettore Campogalliani come “maestri di palcoscenico” per l’intera stagione dell’allora Teatro Comunale di Reggio Emilia, lo stesso dove qualche anno più tardi avrebbe debuttato in Bohème Luciano Pavarotti. Fu quello l’inizio di una carriera inarrestabile per entrambi, sia come direttori di coro (Magiera al Teatro Comunale di Bologna, Gandolfi alla Scala) che come direttori d’orchestra con le più importanti compagini internazionali. Come è noto il nome di Magiera si legò poi indissolubilmente a quello di Pavarotti, mentre quello di Gandolfi a Claudio Abbado.

Entrambi testimoni e protagonisti dell’età d’oro del belcanto del XX secolo, Magiera e Gandolfi ebbero modo di frequentarsi e collaborare alla Scala e nei teatri di tutto il mondo, ma condivisero anche un’amicizia profonda. Sarà dunque oltremodo interessante ascoltare dalla viva voce di Leone Magiera il racconto della vita di Romano Gandolfi, uno dei più grandi maestri del coro di tutti i tempi. E sarà ancor più emozionante ascoltare dalle sue mani i brani pianistici che più amava l’amico Romano, in primis i Notturni di Frédéric Chopin (se ne ascolteranno alcuni fra i più significativi). Aprirà la serata il celebre Sogno di Schumann (dalle “Scene infantili”), un brano particolarmente amato dal comune docente di composizione, da cui prenderà avvio il racconto musicale di tutta la serata, e chiuderà il celebre Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31 di Chopin. Un bell’assaggio degli esclusivi ricordi di Leone Magiera li si possono trovare nel suo sito ufficiale (www.leonemagiera.it), recentemente aggiornato e arricchito di interviste e registrazioni inedite in audio e video. La carriera pianistica di Magiera, che fu allievo di Rastelli e Vidusso, si è ulteriormente sviluppata negli ultimi anni: recenti le sue esibizioni in recital in programmi molto impegnativi, non ultimo quello dei 24 Studi di Chopin, eseguiti integralmente l’anno scorso in concerto e pubblicati in cd dall’etichetta Aura Music.

Informazioni biglietti

Il costo del biglietto è fissato in 10 euro (+ diritto prevendita del 10%) acquistabili presso: Libreria Azzali, via Carducci 22 Parma; ParmaPoint, strada Garibaldi 18 Parma; Edicola Bisi, via Roma 54 Medesano o contattando direttamente la sede dell’associazione.

Per informazioni: Favorita del Re – Centro Studi Romano Gandolfi
telefoni:  0525-421020 oppure 335-200001.

Programma di sala – a cura di Paola Cirani

Concerto per pianoforte di

LEONE MAGIERA

in dialogo con

PIERO MIOLI

Programma

Robert Schumann

Sogno op. 15

Frédérich Chopin

2 Notturni

op. 15 n.2, op. 27 n.2

Frédérich Chopin

Ballata in sol minore

op. 23

Frédérich Chopin

Scherzo

op. 31

LEONE MAGIERA
CurriCulum

Nato a Modena, è cresciuto alla scuola pianistica di Lino Rastelli, Giorgio Vidusso e Alberto Mozzati. Enfant prodige, già a 12 anni si esibiva nei primi concerti, si è diplomato con lode e menzione speciale al Conservatorio di Parma, ma i casi della vita lo hanno portato a percorrere molti altri sentieri musicali, affermando in ciascuno di essi una personalità forte ed originale. E’ stato Maestro del coro nei teatri di Bologna, Genova e alla Scala. Poi collaboratore di Maestri come Giulini, Abbado, Solti, Kleiber e von Karajan con cui ha avuto un rapporto artistico di particolare intensità. Direttore d’orchestra a sua volta con una cinquantina di opere eseguite in teatri di ogni parte del mondo; collaboratore pianistico in recitals cameristici di quasi tutti i cantanti della scena lirica internazionale; dirigente di Teatri come il teatro alla Scala e Il Maggio Musicale Fiorentino; insegnante di canto al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, al Festival di Glyndebourne e di Salisburgo. Ha formato molti allievi divenuti celebri, fra i quali ricordiamo: Mirella Freni, Luciano Pavarotti, Ruggero Raimondi e, più recentemente, Carmela Remigio. A Luciano Pavarotti, di cui è stato maestro sin dai primi anni della carriera, lo ha legato un sodalizio umano ed artistico durato più di cinquant’anni che si è consolidato in più di mille esecuzioni, sia in veste di direttore che di pianista. Si è esibito in duo, in centinaia di recitals, oltre che con Luciano Pavarotti, con Piero Cappuccilli, Renata Scotto, Mirella Freni, Ruggero Raimondi, Raina Kabaivanska, Lucia Valentini Terrani, Katia Ricciarelli, Nicolai Gedda, Shirley Verret, Anna Caterina Antonacci (Musikverein di Vienna, la Grosse Festspilhause di Salisburgo, la Salle Pleyel di Parigi, il Bolshoi di Mosca, il Metropolitan di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia). Ha diretto le più importanti compagini orchestrali tra cui i Berliner Sinphoniker, la Philharmonia di Londra, la Bayerisher Rundfunk, l’Orchestra del Teatro alla Scala, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e decine di complessi nord e sud americani.

Leone Magiera ha scritto e scrive di cose musicali: per le edizioni Ricordi, ha pubblicato i tre volumi: Metodo e Mito dedicati a Luciano Pavarotti, Mirella Freni e Ruggero Raimondi. Un quarto volume, Pavarotti visto da vicino, pubblicato dalla Ricordi e tradotto in inglese (Close up) ha avuto un notevole successo di critica e di pubblico.

Nonostante questa intensa e prestigiosa attività in altri ambiti, è rimasto sempre fedele al pianoforte e negli ultimi anni ha ripreso la carriera solistica. Si è esibito in molte città italiane destando ogni volta l’interesse degli appassionati per la brillantezza della tecnica e l’originale profondità interpretativa.

La sua discografia vasta e poliedrica, sia come direttore che da solista, testimonia la versatilità del suo talento ed è pubblicata dalle più importanti etichette internazionali. Di recentissima uscita il CD con la registrazione dell’edizione integrale dei 24 Studi di F. Chopin (AURA).

DAL SUONO PER L’ANIMA

Diverse sono le motivazioni che hanno indotto l’Associazione «Favorita del Re» a proporre il modenese Leone Magiera quale primo protagonista della rassegna dedicata a Romano Gandolfi, l’indimenticabile maestro di coro e direttore d’orchestra nato a Medesano il 5 maggio 1934 ed ivi deceduto nel febbraio del 2006. Innanzitutto la data di nascita, a distanza di poche settimane l’uno dall’altro; in secondo luogo la frequenza negli stessi anni a Parma del Conservatorio di musica; infine le profonde doti e affinità umane e professionali che hanno portato i due artisti, seppur in ambiti differenti, ai massimi livelli della carriera. Magiera fu tra i primi ad aver modo di frequentare il Gandolfi e di apprezzarne, sin dalle fasi iniziali, talento, passione e sensibilità. Egli, infatti, si diplomò brillantemente in pianoforte nella scuola ubicata presso l’antico Convento del Carmine il 19 settembre 1953, oltre che in canto lirico nel 1955; Gandolfi, invece, conseguì il diploma di pianoforte nel 1956 dopo aver ottenuto l’anno prima il diploma in composizione quale allievo interno di Gaspare Scuderi. Magiera, preparato da Lino Rastelli, presentò all’esame un imponente programma comprendente la Sonata in fa minore di Beethoven op. 57 (Appassionata), lo Studio da concerto La Leggerezza di Liszt, il Preludio, Corale e fuga di Franck e l’Allegro Barbaro di Bartók, laddove

Gandolfi stupì la commissione soprattutto nelle ottime prove compositive. Accanto ai quattro «dieci» riportati dal candidato-Gandolfi nel registro dei verbali, l’allora direttore del Conservatorio Luigi Ferrari Trecate scrisse infatti di suo pugno: «Allievo interno studiosissimo e ben dotato di possibilità tecnico e musicali». Con lodevole intuito, il medesimo Ferrari Trecate aveva peraltro già indicato in precedenza pure le eccellenti doti di Magiera, segnalando lo stesso quale «elemento di eccezzione [sic]», dalla «preparazione ottima» che aveva portato a termine un «esame brillantissimo» di pianoforte.

Il programma di questa serata, improntato a composizioni tra le più note del repertorio romantico, confermeranno certo, quasi ce ne fosse bisogno, il variegato percorso professionale di un artista a tutto tondo, la cui abilità alla tastiera non costituisce che l’aspetto parziale di una personalità completa, complessa e profonda. A iniziare dallo schumanniano Sogno ( Träumerei), brano dolcissimo e malinconico tratto dalle Kinderszenen op. 15, per proseguire con i due rinomati Notturni di Chopin op. 15 n. 2 e op. 27 n. 2, espressione di un animo compositivo poetico intento a trasferire sul pianoforte l’arte del canto. A tal proposito il grande polacco indicò le modalità tecniche necessarie per raggiungere i propri intenti e Magiera, eccellente conoscitore della vocalità, si pone quale ideale realizzatore di tale aspetto esecutivo. Seguirà la Ballata in sol minore op. 23 del 1823, dedicata da Chopin al Barone di Stockhausen, basata su due melodie contrastanti condotte in piena libertà strutturale; brano contraddistinto da momenti ora drammatici, ora lirici che necessitano di versatilità e capacità espressive non comuni. A conclusione lo Scherzo op. 31, in cui Chopin – sembra – trasferì la propria tristezza determinata dall’invasione della Polonia da parte dei russi o, forse, – per ragioni più intimistiche e meno epocali – dalla rottura della sua relazione amorosa con Maria Wodzinska. Si tratta di pagine tra le più conosciute della letteratura pianistica di tutti i tempi, ma che, ne siamo certi, daranno modo al nostro interprete di fare la differenza tra il «normale» esecutore e il vero artista.

Paola Cirani

Rassegna stampa – pubblicato
  • Articolo Gazzetta di Parma pagina Spettacoli
  • Il Mattino di Parma - 7 dic 2012
  • Repubblica Parma - 7 dic 2012
  • Polis Quotidiano - 8 dic 2012
  • Repubblica Bologna - 8 dic 2012
  • Gazzetta di Parma - 10 dic 2012

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