ricerca storica di Silvio Marvisi
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La morte di Romano Gandolfi
riportata dagli organi di stampa
19 febbraio 2006
“PARMA. E’ morto l’altra notte nella sua casa di Medesano il maestro Romano Gandolfi, 72 anni, fondatore e direttore del Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Dal 1971 al 1983 diresse il coro della Scala e alternò alla direzione uella d’orchestra, ad esempio al Regio di Parma, all’Opera di Roma, al Colon di Buenos Aires. Era apparso l’ultima volta sul podio del coro nella Messa in do minore di Mozart il 19, 20 e 22 gennaio all’auditorium di Milano. Il sindaco e la giunta di Parma hanno espresso cordoglio in una notta nella quale si ricorda «la straordinaria carriera del maestro e la sua capacità di portare in tutto il mondo una delle espressioni artistiche più rappresentative della cultura e della tradizione del parmense»”.
Questo il breve “lancio”, il testo comparso su diversi giornali nazionali. Le agenzie di stampa non sono state tempestive nel dare la notizia della morte di Romano Gandolfi, morto il 18 febbraio 2006. Meglio così forse, hanno lasciato quella pace e l’intimità necessari alla famiglia in quel momento, quel tanto che basta per un momento di raccoglimento prima di avere gli occhi del mondo puntati addosso.
Gli amici più vicini e la stampa locale hanno invece dedicato fin da subito grande spazio.
clicca sul giornale desiderato per scaricare le pagine dedicate a Romano Gandolfi
(più in basso la versione solo testo)
E’ Morto Romano Gandolfi
La vita di Romano Gandolfi ripercorsa da Gian Luca Zurlini nell’articolo apparso il 19 febbraio 2006 a pagina 8 della Gazzetta di Parma in occasione della morte del Maestro di Coro nativo di Medesano
leggi tuttoLa musica come demone – la forza di un eccelso talento
Romano Gandolfi – secondo Gian Paolo Minardi – sapeva che la musica era inafferrabile, nasce e muore in un momento. La sue qualità principali erano l’umanità e la capacità di pensare a un’opera nel suo complesso
leggi tuttoE il coro con lui salì sul podio
Romano Gandolfi iniziò presto a suonare il mandolino per approdare poi alle balere. Fino alla direzione del Coro del Teatri alla Scala
leggi tuttoAddio indimenticabile maestro Gandolfi
Il ritratto tracciato da Maria Elena Chiappari de L’Informazione di Parma del Maestro Romano Gandolfi. La musica veniva prima di tutto, quella gioia di vita che voleva regalare agli altri
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Il ricordo di Romano Ganbdolfi lasciato da Gianni Baratta (Filarmonica Toscanini), Maurizio Roi (Fondazione Arturo Toscanini) ed Elvio Ubaldi (sindaco di Parma)
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Addetti ai lavori, parmigiani e amici tracciano un profilo di Romano Gandolfi: un grande Maestro di musica, con la virtù di saper tirar fuori l’anima della vita dal coro in modo da farlo risaltare come nessun altro
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Romano Gandolfi imparò a suonare da alcuni vicini, poi nelle osterie fino alle balere. Una sera sostituì un Maestro al pianoforte così venne chiamato per un’opera a Salsomaggiore insieme a una giovane soprano: Maria Callas
leggi tutto“Addio a un grandissimo” Carreras, Domingo e Nucci ricordano Gandolfi
I cantanti Carreras, Domingo e Nucci ricordano Romano Gandolfi e la sua vita meravigliosa dovuta alla capacità di inseguire il suo sogno
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Romano Gandolfi è rimasto nel cuore e nei ricordi degli abitanti del paese di Medesano, dov’è nato, il giovane musicista pronto a divertirsi e far divertire, pronto alla battuta e alla chiacchiera con chiunque
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Mauro Meli, Giampaolo Dallara, Paolo Ampollini, Giovanni Reverberi e Lucia Silvagna tracciano il ritratto di Romano Gandolfi, della sua classe e umanità
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